Sapete se ancora esiste il Codice della strada?

Non so se vi è capitato, ma quando io cammino per la strada, ho come il dubbio che sia cambiato qualcosa: cosa mi sono persa? Forse hanno fatto un corso di aggiornamento sui segnali stradali a cui non ho partecipato? Voi avete la stessa impressione?

La gente per la strada è come impazzita, incombe su di loro una frenesia quasi patologica che li rende parecchio pericolosi: forse sono affetti da qualche virus aerobico?

Non c’è più rispetto per nessuno, non si rispettano le regole, non si rispettano più i valori delle cose.

Ritornando al discorso del Codice della strada, che io mi ricordi, per esempio, quando mi trovo ad un incrocio e alla mia destra c’è un cartello ottagonale rosso con scritto STOP, mi devo fermare… sapete che invece accade il contrario?? Chi ha lo STOP deve passare e chi ha la precedenza… si deve fermare! Fantastica scoperta!!

E quando siamo incolonnati sulla Tangenziale? Lo sapevate che la corsia d’emergenza (quella che si trova a destra della carreggiata delimitata da una linea continua!) serve solo per chi ha tanta premura? Io pensavo servisse proprio per le emergenze e in tutti questi anni quando mi imbottigliavo in quella strada, ho sempre fatto la fila come tanti altri idioti che come me non sapevano a cosa servisse!

Lo sapete che in alcune strade principali (e non), si trovano delle lordure disegnate sul manto stradale? Sono delle larghe strisce bianche una accanto all’altra: sapete cosa sono e a cosa servono? È veramente scandaloso! Per questo tutti ci passano accanto ma mai sopra!!!

E quelli che vanno in bici in gruppo? Percorrono per ore lo stesso rettilineo facendo avanti e indietro, come nei paesi quando la domenica le persone fanno la passeggiata nel Corso principale o come nel passato in cui, con la stessa abitudine, i ragazzi corteggiavano le ragazze… ah, forse anche per loro è una forma di corteggiamento! Ho capito, con la crisi si vuole fare un tuffo nel passato!

Ma quelli che mi fanno impazzire di più, quelli che ammiro, che vorrei seduti sempre accanto a me, sono gli eterni incerti. Che razza… stupefacente, che esseri… ineguagliabili, che teste… geniali, ho invidia nei loro confronti: se si trovano a piedi, hanno anche il tempo di esercitarsi con qualche passo di danza… passo o non passo, scendo il marciapiede oppure no, e si muovono come le mosche (pensate a come volano e ditemi se mi sbaglio… la natura è un mistero!). Se si trovano in auto, la natura è ancora più incomprensibile: quando sono allo STOP hanno una premura bestiale di passarti davanti e quando ci riescono si inchiodano sull’asfalto e non si muovono più, idem per chi ha il dare precedenza. Quando si trovano fermi (parcheggiati o per altro) e ti vedono arrivare dallo specchietto retrovisore, entrano nel panico e per la premura di passare per primi, non mettono neanche la freccia per avvisare del loro spostamento… piccoli teneroni!

È ovvio che qualcosa non va nel verso giusto: o sono io che sto interpretando male tutta questa situazione e devo indignarmi per non essere stata avvisata di tutti questi cambiamenti?

Scriverò una lettera di protesta al Ministero dell’Interno per non aver adeguatamente informato tutti i possessori di patente, dei repentini cambiamenti On the Road.

Ma ne vogliamo parlare?

Ormai siamo ad un punto in cui ognuno fa quello che vuole, se fossimo nel Far West saremmo tutti a terra stecchiti da un colpo di revolver!!

Quand’ero più giovane l’inciviltà stradale già c’era e mi ricordo che quando mio padre mi accompagnava a scuola (o durante la strada del ritorno), era lo stesso “cinema”!! Mio padre rispondeva animatamente alle infrazioni dei turbolenti automobilisti e io mi nascondevo dietro il mio zaino dicendogli dolcemente: “SEI UN ARTEREOSCLEROTICO!!”.

Ma vi rendete conto!? E ora? Io sono peggio di lui. Se potessi mi prenderei volentieri la questione, se potessi gli toglierei la patente e la macchina… e anche il motorino e la bicicletta (quando poi sono in coppia… sembrano i “Chips”, ve li ricordate?). Insomma, forse gli permetterei di camminare a piedi… e forse neanche, perché sarebbero capaci di essere pericolosi anche attraversando la strada (non hanno capito che le lordure per terra si chiamano “strisce pedonali”).

Sarà colpa dei media, dello squallore che viviamo giornalmente, dello “stress”, fatto sta che siamo a briglie sciolte come un cavallo imbizzarrito: scalciamo, corriamo e sbaviamo senza preoccuparci di chi possiamo colpire, ferire e uccidere.

Per non parlare della regolarità con cui si sente parlare di pirati della strada, omissioni di soccorso, beghe e alterchi per un parcheggio.

Ma dove siamo finiti, lo STOP, il dare la precedenza a destra o a sinistra sulle rotatorie, la striscia continua, il divieto di sosta, le strisce pedonali… ma insomma, siamo diventati pazzi?

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