| (USA 1998) Regia di Peter Chelsom con Sharon Stone |
Peter Chelsom è un grande regista che per ogni suo film lascia il segno e anche in questo, il segno c’è e non lo si può negare.
È un film da vedere, una storia meravigliosa sull’amicizia di due bambini che nella loro anormalità si incontrano: c’è Kevin che ha una grave malattia (vedrete il resto alla fine del film) e che tutti a scuola chiamano “Kevin lo storpio” e Max poco più grande di lui che ha assistito da piccolo all’assassinio della madre per mano del padre e ciò gli ha causato uno shock che lo ha reso più sensibile e indifeso nei confronti degli altri compagni, quasi creandogli un ritardo mentale. Ma lui è un omone e quindi i compagni lo tengono lontano, forse anche per paura di subire una reazione violenta nei propri confronti.
Con l’arrivo di Kevin le cose cambiano e i due diventano grandi amici: Kevin insegna a Max a leggere e Max riconoscente, lo scarrozza in giro sulle sue possenti spalle. Si proteggono a vicenda da un gruppo di bulli che frequentano la stessa scuola (anche per questo ti fa riflettere: l’unione fa la forza), vivono fantastiche storie che Kevin estrapola da un libro che porta sempre con se e tanto altro. C’è una battuta quasi a metà film molto tenera che pronuncia Kevin proprio mentre si trova sulle spalle di Max, lui si fonde metaforicamente con l’amico definendo quella strana unione: “… un unico storpio!”.
Un film che ti fa riflettere sulla disabilità e sulla malattia, su come si può reagire per combattere il proprio disagio difronte a questi sfortunati eventi e come aiutare gli altri a non sentirsi inutili.
Ti fa riflettere anche sulla morte e il suo mistero, del perché avvenga alle persone che più ami in modo fulmineo e radicale.
Ti fa riflettere sull’esistenza di Dio e del suo rapporto con noi, del Suo mistero nel darci ogni giorno delle prove che ci mettono davanti ad un bivio incomprensibile. Perché Lui ci fa questo!? Come fa la sua scelta!? Tutto questo per noi è un mistero, ma certe volte nel nostro dolore non riusciamo a trovare la motivazione e ci allontaniamo da Lui!!! La cosa più sbagliata!!! Lui è sempre con noi e le prove che ci manda, belle o dolorose, servono per rafforzare la nostra fede! Lo so non è facile capire… all’inizio non lo capivo neanche io! Poi qualcosa è cambiato dentro me e tutto ha preso una piega diversa… ho qualcosa da offrire a Dio… la mia sofferenza, come lui l’ha offerta a me… fino a morire!!
Ti fa riflettere sul perché della vita, la nostra esistenza e su tutto ciò che ci circonda.
Ma tutte queste riflessioni fanno parte del nostro essere! Sono tanti “perché” che spesso non trovano risposta e restano enigmi che segnano il nostro cammino. Ma se tutto questo lo converti in amore, la tua sofferenza verrà placata e al suo posto troverai la felicità in un gesto solidale nei confronti degli indifesi, potrai donare il tempo che perdi piangendo, nell’asciugare le lacrime di chi soffre più di te! Noi siamo delle macchine perfette che possono sopportare qualsiasi evento!!! Dio ci ha resi così meravigliosi che potremmo fare magie in questo pianeta altrettanto meraviglioso. L’unico problema è che siamo chiusi in un minuscolo cubo e che non riusciamo a guardare oltre quel limite.
La disabilità, la malattia, il mistero della vita e della morte, Dio e il suo disegno che ha per noi…
Viviamo in un mondo pieno di rancore, invidia, di sentimenti difficili da varcare e la nostra vita la fermiamo lì… su queste cose, non andiamo mai avanti, non abbiamo mai l’umiltà di chiedere scusa, di tornare indietro sui nostri passi e feriamo chi ci sta accanto, feriamo noi stessi con i nostri atteggiamenti senza pensare che la vita è breve… è breve per noi, per chi ci sta accanto, per chi amiamo e per chi ci ha fatto del male. Se pensassimo di più a tutto questo, ameremmo di più quello che ci circonda, avremmo più rispetto per chi ci sta accanto vivendo ogni giorno pienamente senza trascurare nulla.
Tutto questo ci dovrebbe cambiare e qualunque risposta daremo a quei “perché”, non dovremmo mai renderli il nostro fine ultimo, al contrario bisognerebbe lasciare uno spazietto al dubbio per accrescere in noi il bisogno di sapere, perché in fin dei conti anche la verità fa parte del mistero della vita.
La vita è difficile, ma se la vivi intensamente e con i tuoi affetti, superi qualsiasi cosa lasciandoti dentro tanto… tantissimo!
Guardate questo film perché è veramente molto bello.